La doppia soddisfazione per i premi conseguiti all’edizione 2019 degli Italian Lifting & Transportation Awards (ILTA) – che hanno hanno chiuso con un evento speciale a Palazzo Gotico la settima edizione del GIS di Piacenza – ha assunto un significato particolare per Mammoet Italy. Abbiamo già parlato del primo premio conferito alla società nella categoria Trasporto eccezionale dell’anno con SPMT-Modulare Semovente, per la movimentazione dei tre gigayacht Azimut Benetti all’interno dei cantieri di Livorno. Ma la sorpresa era riservata al gran finale della serata. Alberto Galbiati, amministratore delegato di Mammoet Italy, è stato insignito del Premio Speciale alla Carriera, riservato ai professionisti italiani che con il proprio lavoro ed impegno hanno trasformato e fatto crescere il settore del grande sollevamento e dei trasporti eccezionali in Italia e all’estero.
“Sono felice ed emozionato per questa doppia vittoria, giunta, per quanto mi riguarda personalmente, totalmente inaspettata – ha commentato a caldo Alberto Galbiati, sul palco allestito per gli ILTA nel salone monumentale del Palazzo piacentino – Buona parte del mio sviluppo professionale e manageriale si è svolto nel nome di Mammoet, ed è quindi a posteriori appropriato che i due riconoscimenti siano arrivati in parallelo. Per fortuna le dinamiche del mercato e del business non consentono né alla società né a me di sedersi sugli allori, ma il 2019 guadagna comunque due punti positivi in più. Grazie alla Giuria degli ILTA di averlo consentito e soprattutto grazie a loro per il lavoro che stanno facendo per far emergere, in tutte le categorie e per tutte le dimensioni di aziende, le eccellenze del lavoro italiano in questo settore difficile, competitivo ed esigente”. Il Premio ILTA alla carriera premia trent’anni di carriera straordinaria per Alberto Galbiati. Dopo studi tecnici, infatti, nel 1989 entra in Decalift, in quel momento leader nel sollevamento ultrapesante in Europa. Prima missione, il cantiere dello Stadio Olimpico di Roma, poi in Sudafrica per seguire la commessa offshore di Mossel Bay e a seguire il contratto per il progetto TLP (Tension Leg Platform) a Stord, nell’offshore norvegese. All’inizio del 1993 Alberto Galbiati entra in Foster Wheeler. L’incarico più significativo del periodo è certamente la gestione dei contratti del primo progetto di modularizzazione eseguito da Foster Wheeler, lo Shu Project per conto di Exxon, che lo porta per due anni a Singapore.
Nel 1997 le strade di Alberto e Mammoet si incontrano. Al ritorno da Singapore, Mammoet‐ Decalift, la joint della società olandese in Italia, lo chiama a gestire la fusione nella corporation , il che porta alla creazione nel 1998 di Mammoet Italy. Nel 2002, importa in Italia degli SPMT con Carlo Venusino della Palumbo e costituiscono la Mammoet‐Palumbo Trasporti Speciali. Nel 2009, dopo la fusione tra Van Seumeren e Mammoet, Mammoet Italy resta l’unico presidio del gruppo globale in Italia, con cui Galbiati porta a termine con successo progetti importanti in Egitto, Grecia, Marocco e Libia. Da allora, per un decennio, Alberto Galbiati come CEO dell’azienda ha portato Mammoet Italy a superare sempre nuovi traguardi: il revamping delle maggiori raffinerie presenti sul suolo nazionale, l’installazione del Radiotelescopio Nazionale in Sardegna, il sollevamento e l’installazione della copertura dello Juventus Stadium, il trasporto di navi da carico e di gigayacht. La commessa italiana più significativa è però il trasporto dei cinque moduli industriali da 3.000 tonnellate ciascuno di Gorgon, record nazionale per trasporto pesante su strada pubblica in Italia.
Nella foto: Daniela Dal Col, presidente di Anna, consegna il Premio alla carriera ad Alberto Galbiati.