L’inaugurazione è di quelle che costituiscono subito una pietra d’angolo nella storia recente del sollevamento europeo e internazionale. Il nuovo stabilimento Ecoline di Ruthmann Italia, a Montescudo, sulle colline riminesi, è stato battezzato ufficialmente giovedì scorso, 5 settembre, alla presenza di una platea di ospiti straordinaria – tra cui alcuni tra i massimi dirigenti del costruttore tedesco di piattaforme aeree autocarrate, oltre all’intero personale di Bluelift/Ruthmann Italia capitanato dalla famiglia Marti.
“Una perfetta sinergia di intenti, progetti e strategie creata in un ambiente dove i rispettivi organici non sono italiani o tedeschi ma solo Ruthmann, a indicare un sentire e un agire comune”, così ha commentato a margine dell’evento Gianpiero Marti, direttore commerciale di Bluelift/Ruthmann Italia. In effetti, lo sviluppo attuale della Bluelift, gioiello creato dal fondatore Paolo Marti e condotto oggi insieme ai figli Gianni (amministratore delegato), Gianpiero (direttore vendite e marketing) e Roberto (responsabile della produzione), è legato strettamente all’unione delle proprie forze con quelle di Ruthmann. Risale al 2016 l’ingresso di Ruthmann nel capitale Bluelift e l’espansione della gamma di Montescudo – con l’introduzione proprio della linea Ecoline di piattaforme autocarrate, insieme allo sviluppo di nuovi prodotti sul fronte della gamma spider Bluelift – deve molto ai piani di sviluppo e integrazione concertati con il quartiere generale di Gescher-Hochmoor in Germania. Oggi il complesso Bluelift/Ruthmann Italia è costituito da tre corpi di fabbrica distinti (a cui probabilmente se ne aggiungerà un quarto, nei prossimi mesi) e lo stabilimento destinato alla gamma Ecoline costituirà il fulcro produttivo di una serie che comprende attualmente quattro modelli di piattaforme telescopiche su autocarro e due modelli articolati (tra cui spicca la recente RS 240, presentata al Bauma e vertice della linea con i suoi 23,6 m di altezza operativa).
Dal 2016 a oggi tante cose sono cambiate. Oggi nell’organico di Bluelift/Ruthmann Italia lavorano 55 addetti per una potenzialità produttiva di 190 piattaforme all’anno e l’obiettivo di arrivare a 300 entro il 2021. L’ultimo ragno progettato e realizzato nella serie tipica della produzione Bluelift è il notevole SA 31, un esordio di rilievo nella classe degli spider “alti” per applicazioni che richiedono macchine di notevole altezza operativa e la sinergia con Ruthmann funziona come un propellente per gli ambiziosi progetti futuri del costruttore romagnolo.