Dopo aver offerto un contributo determinante per il sollevamento e il posizionamento del ponte di collegamento tra l’Icon Tower e la Landmark Tower, che caratterizza il nuovo Centro Direzionale ENI di San Donato Milanese – un lavoro che ha comportato l’utilizzo di quattro autogrù, 15 uomini (tra progettisti e operatori di cantiere), due mesi di studio tecnico e quasi tre settimane in cantiere – Autovictor è di nuovo protagonista nello stesso cantiere per lo smontaggio di cinque gru a torre.
Il cantiere “Attualmente, a San Donato sono state quasi ultimate le lavorazioni edili, quindi è arrivato il momento di smontare le gru a torre presenti – ci spiega Angelo Gino, CEO di Autovictor, che ha seguito personalmente l’iter del cantiere in questi anni – In totale stiamo parlando di cinque gru montate ad altezze variabili, da 50 a 85 m. Abbiamo iniziato lo smontaggio della prima macchina intorno alla fine di giugno e abbiamo effettuato l’ultimo smontaggio a metà di luglio. Va però precisato che non si è trattato di un lavoro continuativo, ma che si è svolto in vari step. In pratica le cinque gru edili sono state smontate a distanza di alcuni giorni l’una dall’altra, utilizzando tre autogrù differenti e impegnando una squadra di quattro o cinque addetti in ogni occasione”.
Per effettuare le operazioni, Autovictor ha messo in campo tre colossi della propria flotta: una Liebherr LTM 1220, una Liebherr LTM 1400 e una Demag AC500. Inoltre, come macchine di servizio, sono state impegnate un’ulteriore Liebherr LTM 1040 e una Demag AC50. Le macchine principali hanno visto l’utilizzo di prolunghe a traliccio e hanno dovuto affrontare carichi che hanno raggiunto le 11 t. Le gru a torre, fornite da Niederstatter, erano tutte Liebherr di identica tipologia, montate ad altezze differenti in relazione alle varie esigenze del cantiere.
Tempi ristretti e spazi angusti “Come spesso accade, le principali difficoltà del cantiere erano legate ai tempi ristretti e agli spazi particolarmente angusti, in quanto siamo andati a operare all’interno di un sito in cui gli edifici che compongono il centro direzionale sono praticamente ultimati – considera Angelo Gino – Il posizionamento delle macchine all’interno del cantiere è quindi risultato spesso complesso e in due casi ci siamo dovuti posizionare su un solaio. In questa occasione è stato necessario puntellare la soletta in modo da garantire la portanza della stessa. Va da sé come queste difficoltà legate ai risicati spazi di cantiere abbiano coinvolto anche il montaggio e lo smontaggio delle nostre autogrù, in particolare tutte le operazioni inerenti l’utilizzo delle prolunghe a traliccio e dei falconi”.
Le difficoltà evidenziate dal CEO di Autovictor hanno determinato anche la presenza di squadre decisamente corpose per ogni intervento. “L’elevato numero di uomini in cantiere è stato richiesto dalla necessità di montare e smontare le macchine principali utilizzando sempre autogrù di servizio – precisa il CEO di Autovictor – A questo vanno poi aggiunti i vari autisti per il trasporto dei pezzi, come gli elementi del falcone, il traliccio, eccetera. La logistica è stata importante e impegnativa perché il cantiere si trova nel centro di San Donato, dove non ci sono spazi neppure per stoccare il materiale, specialmente all’interno del cantiere, anche perché il centro direzionale è praticamente terminato. In tutte le occasioni dovevamo arrivare just in time con tutti i pezzi dell’autogrù”.
Oltre le gru A San Donato, Autovictor è presente non solo con le proprie autogrù, ma anche con una serie di mezzi noleggiati a freddo. Nella fattispecie si tratta soprattutto di piattaforme aeree semoventi elettriche e diesel, scissor e sollevatori telescopici che vengono utilizzati per le finiture, il montaggio delle facciate, dei cartongessi e degli arredi interni. Mentre alcune autogrù sono ancora presenti per portare ai piani i necessari materiali.
Vale inoltre la pena sottolineare come tutte le operazioni di cantiere effettuate da Autovictor siano sempre portate a termine rispettando tutti i parametri di sicurezza. Questa attenzione quasi maniacale alla sicurezza non solo è un valore intrinseco all’azienda, ma certo contribuisce a far scegliere il noleggiatore novarese per tanti interventi delicati, come appunto quello nel centro direzionale ENI di San Donato Milanese.