Dalla gnoseologia del mito già sappiamo che la volontà può spostare le montagne. Nell’orizzonte industriale italiano non mancano certo le conferme a questo assunto universale ma esistono casi che ancora oggi possono sorprendere anche l’addetto ai lavori e l’osservatore più smaliziato. È il caso di un’azienda come PMP, realtà specialistica di Dairago (Mi) nata nel 1980 con una prima vocazione a progettare attrezzature per la manutenzione del verde come le biocippatrici e gli aspiratori di foglie. Oggi questa tradizione dura da quarant’anni ma a questa produzione originaria si sono aggiunte negli anni due straordinarie divisioni dedicate alla movimentazione elettrica e radiocomandata di natanti (PMP Nautica) e aeromobili (PMP Avio).
Giuseppe Olgiati è il fondatore e la guida di PMP e rivela, nelle parole discrete e parche di descrizione della propria attività, tutto l’orgoglio che deriva da un portafoglio di soluzioni uniche per il trasferimento di yacht in fase di varo – dal cantiere alle banchine – e di trasporto dei velivoli e degli elicotteri dagli hangar alle piste di decollo. “Per il settore nautico PMP progetta e realizza in sostanza una gamma di martinetti elettro-idraulici su ruote o su cingoli – ci spiega Olgiati – Queste macchine hanno una capacità di sollevamento da 3 a 15 tonnellate e posso spostare natanti e velivoli del peso da 12 a 40 tonnellate. Il settore aeronautico è caratterizzato da trainatori a trazione elettrica adatti allo spostamento di piccoli velivoli fino a 7.000 kg e di elicotteri fino a 1.800 kg, mentre al comparto della nautica dedichiamo la nostra serie di rimorchiatori potenti e maneggevoli per imbarcazioni, roulotte e carrelli in genere. Tutte macchine affidabili e di estrema efficienza per il varo e l’alaggio di imbarcazioni tramite verricello”.
Il catalogo attuale di PMP Nautica è quello più numeroso – a testimonianza della folta schiera di clienti già conquistata dal costruttore milanese – e comprende specialità di capacità e tecnologia molto diversificata. Si parte dal martinetto idraulico EP60 per invasi, in grado di sollevare 6 tonnellate (con l’ausilio di una pompa integrata idraulica manuale o di una pompa idraulica sul mezzo di traino) e si passa a modelli via via più sofisticati come il movimentatore-trainatore elettrico Formula 2 (a controllo elettronico, con la facoltà di una diagnostica integrata di individuazione dei guasti) in grado di spostare natanti fino alle 10 tonnellate di peso. Il top di gamma della linea PMP Nautica oggi è rappresentato dal movimentatore-trainatore elettrico Formula 1 T40 radiocomandato, con una capacità di traino da 40 tonnellate e un braccio di sollevamento in grado di alzare fino a 15 tonnellate. Questo modulo de luxe è dotato di sterzo elettronico e di un radiocomando in grado di controllare la movimentazione del trainatore fino a un raggio di 80 m. Tra gli altri modelli, poi, trovano posto tipologie su ruote (Mini Tug e MTO) adatti per l’utilizzo in officina – dotati anche di un piccolo compressore con tubo e pistola per soffiaggio – oppure cingolate (TC e Tug), anche con canopy per le più varie esigenze di rimorchio delle imbarcazioni.
“Abbiamo cominciato a pensare, sempre traendo spunto dalla gamma nautica, a modelli di movimentato radiocomandati adatti alle applicazioni industriali, all’interno di capannoni, magazzini o nei processi di produzione – ci rivela Massimo Edoardo Garavaglia, Marketing & Sales Manager di PMP – Uno dei macchinari più recenti è stato progettato, ad esempio, per un’azienda che produce grandi bobine di carta; si tratta di un movimentatore radiocomandato (con sensori di contatto laterali e anteriori) destinato a conferire gli scarti di produzione in un apposito cunicolo, impiegando una pala installata nella parte anteriore. Un’altra realtà industriale importante – nella produzione di rivetti a strappo e inserti filettati – come la Sariv di Fontaniva (Pd) ci ha ordinato invece due movimentatori elettrici Mini Tug per lo spostamento di un carrello dotato di estrattore d’olio insediato nella parte superiore. Come possiamo ben capire, le declinazioni d’uso dei nostri prodotti ormai sono destinate a un’espansione diffusa in molti settori”. Il merito di PMP è quello della capacità di adattamento progettuale e di ascolto del cliente, nella consapevolezza che l’ingegno della movimentazione non ha confini. Dal mare al cielo, la prossima conquista e la sfida del domani è quella della terra e delle innumerevoli prospettive che PMP sta già cogliendo sul fronte più vasto e promettente della supply chain e della grande filiera distributiva che attiene, nel più ampio senso funzionale, ai magazzini e alla logistica.