giovedì, 25 Aprile 2024

QUANDO LE AZIENDE FUNZIONANO

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20150519_150652_okNon è facile descrivere Böcker. Soprattutto la realtà della filiale italiana. Forse perché è abbastanza “inusuale” per noi oggi incontrare un’azienda che riesce a conseguire i risultati che la filiale italiana del Costruttore tedesco ha raggiunto in questi anni, con crescite a dir poco esponenziali nonostante un mercato difficile e la volontà di Böcker di inserirsi in un segmento, quello edile, dove le cose vanno ancora maluccio, e per di più con una tipologia di prodotto non esattamente standard per la mentalità nazionale. Ma forse una delle ragioni del successo sta proprio nell’aver saputo proporre al mercato macchine diverse (intendiamoci, i prodotti Böcker sono normali attrezzature per il sollevamento di merci; quello che è “diverso” è il loro utilizzo al di fuori dell’ambito per cui sono state progettate) che coniugano il lavoro che sanno fare bene (ossia sollevare) ad altri vantaggi di ordine sia pratico (come facilità di uso e trasporto, per esempio), sia economico (minori costi di gestione, per esempio). Ma non è tutto. Il successo di Böcker in Italia è dovuto anche alla forma mentis aziendale. Un “modo di pensare” intimamente legato alle origini aziendali, trasferito poi di generazione in generazione e di filiale in filiale: creare una presenza consolidata nei diversi mercati e dare continuità alle vendite grazie all’instaurarsi di un rapporto di fiducia e al proporre prodotti di qualità ai clienti. Questo è anche l’obiettivo della filiale italiana guidata da Andreas Sparrer, senior project manager, che ha preso le redini aziendali tre anni fa, ereditando una situazione intermedia, ossia una consolidata posizione nel mercato dei traslochi grazie alla gamma di macchine per traslochi, ma una “strada” tutta in salita per poter conquistare quote di mercato apprezzabili nel settore dell’edilizia, al quale comunque Böcker può offrire un ventaglio di prodotti davvero interessante, che va dalle autogru con portata fino a 6 t e sbraccio fino a 44 m fino ai semplici verricelli per cantieri con sollevamento max a 40 m e portata massima di 200 kg; passando, e non ce lo si aspetterebbe di certo, per elevatori per l’edilizia (diretta discendenza della gamma traslochi), ascensori e montacarichi da cantiere e per uso industriale, minigru, pinze idrauliche e per gru, elevatori verticali per persone e addirittura mobil-lift, ossia veri e propri ascensori a uso civile. Una menzione a parte pensiamo la meritino le gru trainate, una tipologia di macchina per l’edilizia in Italia abbastanza sconosciuta ma che in Böcker pensano possa raccogliere un discreto consenso.

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Nella foto, da destra Alexander Böcker e Andreas Sparrer

AGGREDIRE L’EDILIZIA.
Dopo aver rivisto la riorganizzazione aziendale è giunto il momento, per la filiale italiana, di “far parlare di se”. Così lo scorso maggio si è tenuto il primo Open House di Böcker Italia, un evento che coincideva con i 25 anni di presenza sul mercato, ma soprattutto coincideva con l’andamento delle vendite decisamente positivo, come ci ha confermato lo stesso Sparrer: “La riorganizzazione aziendale sta andando nella direzione corretta, e dal 2012 a oggi il fatturato è stato in continua crescita. Quindi l’andamento delle vendite ci rende decisamente ottimisti”. A conferma della crescente importanza della filiale italiana nell’universo Böcker vi è stata anche la prestigiosa presenza di Alexander Böcker in persona, chairman del gruppo Böcker nonché seconda generazione della famiglia fondatrice da poco succeduta alla guida. “La nostra presenza internazionale è garantita da consociate estere, importatori e distributori” spiega Alexander Böcker. “In Italia abbiamo aperto una consociata che è un’azienda autonoma ma opera all’interno del disegno del Gruppo. Nonostante la crisi i risultati italiani sono più che soddisfacenti e l’obiettivo è di creare una continuità nelle vendite sia nel settore traslochi che in edilizia, dove le nostre macchine sono meno conosciute”. In effetti come detto, la gamma Böcker è davvero ampia. E l’Open House è stata l’occasione per presentarne un valido assaggio: venti macchine tra elevatori per traslochi, elevatori per l’edilizia, autogrù, gru trainate e montacarichi a cremagliera erano infatti a disposizione dei clienti invitati a toccare con mano la realtà tedesca. Clienti che non si sono fatti certo pregare, come confermano i numeri dell’evento: 83 aziende intervenute per oltre 140 presenze che hanno movimentato molto i tre giorni dell’Open House.
E sempre per massimizzare i risultati di un evento di queste dimensioni e confermare l’intenzione di Böcker di entrare massicciamente nel settore dell’edilizia, all’Open House ha fatto il suo debutto anche la nuova cingolata Junior HD 24/0-7, una macchina progettata e realizzata in solo 4 settimane. “Abbiamo ascoltato il mercato e raccolto numerose domande per una macchina nuova che potesse svolgere molteplici azioni di sollevamento ad altezze importanti ma che avesse il plus di poter raggiungere aree disagevoli” ha spiegato Sparrer. “Così abbiamo deciso di creare un ibrido da altre macchine già in gamma, ossia abbiamo allestito il gruppo montante di un elevatore per l’edilizia a un sottocarro cingolato in grado di garantire le massime prestazioni in termini di capacità di movimento”. Certo quattro settimane per la “gestazione” tecnica di una macchina sono davvero poche. “L’aver creato il nuovo Junior HD 24/0-7 in così poco tempo” afferma orgoglioso Alexander Böcker “è la dimostrazione di quanto il nostro Gruppo sia contemporaneamente una realtà internazionale ma abbia conservato i vantaggi di un’azienda di medie dimensioni a conduzione famigliare in grado di abbinare prodotti di qualità a una flessibilità progettuale di prim’ordine. Le nostre macchine sono apprezzate sul mercato perché riescono ad abbinare le innovazioni tecnologiche alla semplicità d’uso. Inoltre su alcuni modelli, come le gru per edilizia della gamma EasyLine, abbiamo la possibilità di sfruttare i vantaggi della produzione in serie. Questo consente di avere macchine di qualità a prezzi contenuti, un binomio che siamo sicuri sarà molto apprezzato dal mercato italiano” ha concluso Böcker.

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Il nuovo Junior HD 24/0–7 Cingolato: una macchina ibrida, che racchiude i vantaggi di un elevatore per traslochi all’agilità di una piattaforma cingolata
Approntata appositamente per il mercato italiano in appena quattro settimane e presentata ufficialmente ai clienti alla fine di maggio, il nuovo Junior HD 24/0-7 Cingolato offre davvero caratteristiche interessanti. A partire dai 25 gradi di angolo di inclinazione che la macchina riesce a superare, per arrivare ai 24 metri di altezza di sollevamento ma, caratteristica ancora più performate, i 18 m di sbraccio con 35 gradi di inclinazione del pacco scala. Tra le altre caratteristiche più standard vale comunque la pena ricordare la velocità di sollevamento di 48 m/min, i comandi per la salita e discesa anche sulla testata e la capacità della ralla di ruotare di 180 gradi. Ovviamente le velocità di traslazione disponibili sono due e la macchina è pilotabile attraverso radiocomando. Per quanto riguarda la parte di sollevamento, a completamento della descrizione va detto che la gabbia è realizzata in alluminio con supporto a mandrino manuale per la regolazione micrometrica.

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