Il piano governativo Transizione Industria 5.0 introduce nuove opportunità per le aziende del settore edile, con agevolazioni fiscali che incentivano l’adozione di macchinari più efficienti e sostenibili. A partire dal 2025, le procedure per accedere ai benefici saranno semplificate, mentre i crediti d’imposta potranno arrivare fino al 45% del valore di acquisto per macchine edili elettriche e a basso impatto ambientale.
Per informare le imprese sulle possibilità offerte dal piano di transizione, Niederstätter, azienda altoatesina specializzata nel noleggio e nella vendita di macchinari per l’edilizia, ha organizzato due incontri tecnici con esperti del settore. Gli appuntamenti si terranno presso il Campus Niederstätter di Castelli Calepio (Bergamo) il 19 febbraio e nella sede di Vadena (Bolzano) il 20 febbraio. Durante questi eventi, verranno illustrati gli aspetti normativi e operativi legati agli incentivi, con un focus sui vantaggi per le aziende che investono in macchine da cantiere di ultima generazione.
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Le novità del piano Industria 5.0
Definito anche “quinta rivoluzione industriale”, il piano Industria 5.0 si propone di ridurre l’impatto ambientale del settore produttivo, premiando l’efficienza energetica e l’innovazione tecnologica. Per le aziende edili, questo si traduce in incentivi economici destinati all’acquisto di macchinari più performanti e sostenibili.
Come spiegano gli esperti Niederstätter del dipartimento di Finance Consulting, che hanno lavorato intensamente sull’argomento, dopo cinque mesi dall’entrata in vigore del programma, dei 6,2 miliardi di euro stanziati, risultano ancora disponibili 5,9 miliardi, segno di un utilizzo ancora limitato delle risorse disponibili. Per favorire l’adesione al piano, il governo ha quindi introdotto una serie di modifiche nel 2025, semplificando le procedure di accesso ai finanziamenti. Tra le novità più rilevanti si segnalano:
- Esenzione dal calcolo del risparmio energetico in alcuni casi, eliminando la necessità di certificazioni ex ante ed ex post.
- Possibilità di accedere alle agevolazioni senza il supporto di un consulente energetico, riducendo i costi di accesso al beneficio.
- Aumento del limite di investimento massimo incentivabile, passato da 2,5 milioni a 10 milioni di euro.
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Impatto sul settore del sollevamento
L’introduzione degli incentivi offre nuove opportunità per il rinnovo del parco macchine nel settore del sollevamento, con particolare riferimento alle gru edili, autogru, gru cingolate e gru semoventi. Grazie al credito d’imposta, l’acquisto di modelli di nuova generazione diventa più accessibile per le imprese, consentendo un ammodernamento tecnologico in linea con le nuove normative ambientali e di sicurezza.
Secondo gli esperti di Niederstätter, l’adozione di queste soluzioni non solo migliora le performance operative nei cantieri, ma garantisce anche una significativa riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO₂. Tuttavia, molte aziende non hanno ancora colto appieno le potenzialità di questi strumenti, lasciando inutilizzati fondi che potrebbero favorire una transizione più rapida verso un’edilizia sostenibile ed efficiente.
“Da tempo siamo impegnati nel portare sui cantieri mezzi a zero emissioni, con un approccio che coniuga innovazione tecnologica, sostenibilità e attenzione alle persone. Il programma nazionale Industria 5.0 offre un incentivo concreto per accelerare questa trasformazione, che vogliamo condividere con le aziende del settore, per cogliere insieme questa opportunità”, commenta Daniela Niederstätter, membro del consiglio di amministrazione.
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