martedì, 25 Novembre 2025

Una Demag AC 160-5 a Torino: sollevare 7,2 ton… per la cruna di un ago!

Must read

Le metropoli italiane sono famose per i loro centri pittoreschi, con viuzze strette e tortuose, ma ciò che delizia i turisti può rivelarsi un vero incubo per chi deve operare con macchine di grandi dimensioni come quelle necessarie al sollevamento di uno scambiatore di calore nel centro di Torino. Per il sollevamento in questione serviva pertanto una gru compatta e prestante e uno specialista del sollevamento come Calabrese Autogru ha quindi optato per l’impiego di una Demag AC 160-5 multistrada.

“Ad essere onesti, la gru AC 160-5 è stata la sola che abbiamo considerato per questo lavoro. Non conosco nessun altro modello in questa categoria che avrebbe potuto operare meglio nel poco spazio disponibile – sottolinea l’amministratore delegato, Alessandro Calabrese – Accedere al cantiere era già un problema: nonostante la richiesta del divieto di parcheggio, diversi veicoli si trovavano comunque in sosta vietata, riducendo così la larghezza della sezione utile di passaggio a meno di tre metri. La maggior parte delle autogrù di questa categoria si sarebbero fermate qui; non la Demag AC 160-5. Con una larghezza totale di soli 2,75 metri e grazie all’abilità dell’operatore, è stato possibile manovrarla tra i veicoli parcheggiati, fino a raggiungere l’area di intervento”.

Una volta sul posto, l’autogrù ha potuto sfruttare appieno questo notevole vantaggio: grazie al braccio telescopico di ben 68 metri, la gru ha potuto eseguire immediatamente il sollevamento, senza bisogno di un’estensione supplementare del braccio. “L’installazione di una prolunga sarebbe stata complessa e dispendiosa sia in termini di tempo in una via stretta, per non parlare dei notevoli costi aggiuntivi che avrebbe comportato. L’autogrù AC 160-5 ha potuto evitare tutto questo”, spiega ancora Alessandro Calabrese. Verrebbe quindi da pensare che nulla poteva realmente ostacolare il sollevamento dello scambiatore di calore da 7,2 tonnellate. Ciononostante, il team Calabrese si è trovato davanti a una nuova, delicata sfida nel centro della città. “Il bozzello e le funi aggiungevano un’altra tonnellata al peso del carico, pertanto il peso lordo che la gru AC 160-5 doveva sollevare era 8,2 tonnellate – specifica Alessandro Calabrese – In circostanze normali, non avrebbe rappresentato un problema per una macchina di questa categoria, ma nelle strette vie di Torino le cose erano un po’ diverse; qui per l’autogrù AC 160-5 era difficile, se non addirittura impossibile, estendere gli stabilizzatori a causa delle auto parcheggiate. Inoltre, il marciapiede non era utilizzabile come supporto d’appoggio, a causa di intercapedini le cui capacità portanti risultavano inadeguate a supportare la pressione trasmessa al suolo dagli stabilizzatori. Abbiamo potuto estendere gli stabilizzatori solo parzialmente, in modo asimmetrico. Se siamo riusciti a portare a termine il sollevamento in sicurezza è anche grazie al sistema IC-1 Plus, che ha calcolato con precisione il carico massimo possibile, prendendo in considerazione tutti i fattori rilevanti prima di consentire il sollevamento”.


La Demag AC 160-5 è stata in grado, alla fine, di sollevare con successo lo scambiatore di calore da 7,2 ton con il braccio telescopico completamente esteso per un raggio di lavoro di 19 metri, all’altezza di 35 metri, posandolo nel punto previsto nonostante le condizioni non ottimali dell’area di intervento.

In Primo Piano

La “chimica del sollevamento” Mammoet per un impianto produttivo di copolimeri

Costruire un nuovo impianto di produzione, soprattutto nell'ambito della chimica industriale, è un'impresa complessa che prevede fasi di montaggio sofisticate, tempistiche serrate e requisiti...

SAE Italia annuncia la fusione per incorporazione di Italcrane

La storica impresa di sollevamento e trasporti eccezionali SAE Italia, in una comunicazione di queste ultime ore, ha annunciato l'"avvenuta fusione per incorporazione" della...

Multitel consegna il primo esemplare di MJE 710 a Ciemme Noleggio

È stata ufficialmente consegnata il 13 novembre scorso presso la sede di Seregno di Ciemme Noleggio la prima MJE 710 mai prodotta da Multitel Pagliero. Si...

Latest article

La “chimica del sollevamento” Mammoet per un impianto produttivo di copolimeri

Costruire un nuovo impianto di produzione, soprattutto nell'ambito della chimica industriale, è un'impresa complessa che prevede fasi di montaggio sofisticate, tempistiche serrate e requisiti...

SAE Italia annuncia la fusione per incorporazione di Italcrane

La storica impresa di sollevamento e trasporti eccezionali SAE Italia, in una comunicazione di queste ultime ore, ha annunciato l'"avvenuta fusione per incorporazione" della...

Multitel consegna il primo esemplare di MJE 710 a Ciemme Noleggio

È stata ufficialmente consegnata il 13 novembre scorso presso la sede di Seregno di Ciemme Noleggio la prima MJE 710 mai prodotta da Multitel Pagliero. Si...

More articles

Demolizione “speciale” Sarens con gru cingolata Tadano ad Amsterdam

Nel complesso delle opere relative alla demolizione di una centrare termoelettrica a carbone, nella zona portuale di Amsterdam, è stata impiegata di recente anche...

Sinoboom, operativa la fabbrica in Messico

A poco più di un anno dall'inaugurazione dei lavori, il sito produttivo Sinoboom di Silao, in Messico, è oggi una realtà operativa. La cerimonia...

“Forbici verdi” Imer in serra a Menaggio insieme al rotativo Magni da 5 ton....

Quattro piattaforme aeree elettriche a pantografo targate Imer sono state proposte a noleggio da Eurotecno, insieme ad un sollevatore telescopico rotativo Magni RTH 5.18,...

Tag