La nascita porta la data del 23 ottobre 1945 e il “padre” fu quel geniale Joseph Cyril Bamford che in un piccolo garage-ripostiglio nella cittadina di Uttoxeter, nello Staffordshire pose la prima pietra di quella che sarebbe diventata la meravigliosa storia di JCB.
Era lo stesso giorno in cui venne alla luce il figlio Anthony – oggi Lord Bamford – che ebbe come “fratello meccanico” un rimorchio ribaltabile realizzato da residuati bellici, oggi orgogliosamente esposto nello showroom dei global headquarters di JCB. Da allora JCB assomiglia al racconto di un’avventura straordinaria e incredibile. Potrebbe raccontarla, ad esempio, l’ex-giovanotto Bill Hirst, che entrò nell’azienda come garzone nel 1947 per una sterlina alla settimana e fu il rabdomante che indicò al principale un’area per la sede storica di JCB, quando fu necessario lasciare gli spazi angusti della piccola officina.
In questa sede, ricordiamo una data su tutte: il 1977, quando venne presentato il sollevatore telescopico, una macchina che rivoluzionò la movimentazione dei carichi nei cantieri come nelle aziende agricole, diventando uno dei prodotti di maggiore successo nella storia di JCB (con il nome di Loadall), raggiungendo l’unità prodotta numero 200.000 nel 2015. Oggi JCB è il primo produttore al mondo di sollevatori telescopici. La storia recente di JCB vede il 2017 come anno importante su due fronti: il lancio di una nuova gamma di piattaforme aeree, con l’ingresso in un mercato del valore di 8 miliardi di dollari, e i 40 anni di produzione del Loadall.
Oggi per JCB si è aperta l’era della sostenibilità, con ricerche e risultati avanzati sul fronte della propulsione elettrica e a idrogeno. Con un futuro ancora tutto da scrivere e un orizzonte lontano e luminoso come una chimera industriale sempre possibile.