sabato, 4 Maggio 2024

Ecco le “Flaming Red Beasts”, i nuovi telescopici fissi di Magni

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Si è conclusa poco più di un’ora fa l’anteprima riservata da Magni alla nuova gamma di sollevatori telescopici fissi, introdotta dal presidente della società Riccardo Magni in persona durante una trasmissione in contemporanea internazionale sul canale YouTube. Ne anticipiamo i primi contenuti.

Due i modelli al prossimo esordio in produzione, nella schiera dei tre previsti dal rinnovamento della linea: nel range dei 24 metri per 5,5 tonnellate operative, il TH 5,5.24; per la categoria da 19 metri per 6 tonnellate, il TH 6.20. I sollevatori saranno disponibili entrambi in due versioni: con motorizzazione da 75 kW e dotazione completa di serie; oppure con propulsione da 55 kW e dotazione di base.

Il modello TH 5,5.24 (il primo previsto nella classe delle 5,5 ton: arriveranno nella stessa serie anche i modelli da 15 metri, TH 5,5.15, e da 19 metri, TH 5,5.19) implementa un braccio telescopico a cinque sezioni per un’altezza di sollevamento a 23,9 metri (quota massima che consente di movimentare un carico fino a 1,5 ton). La portata massima, come abbiamo già detto, arriva alle 5,5 ton per una facoltà di sbraccio orizzontale davvero impressionante che culmina a 19,1 metri. La larghezza complessiva della macchina è di poco inferiore ai 2,5 m per una lunghezza totale di quasi 7 m e una luce da terra di 420 mm. Il peso della macchina arriva alle 17 ton, con una velocità di marcia fino ai 40 km/h.

Il secondo modello dall’avvio imminente in produzione, il TH 6.20, è caratterizzato da un braccio telescopico a quattro sezioni per un’altezza di sollevamento massima di 19,2 metri (quota a cui si possono movimentare fino a 2 ton di materiali), con la capacità massima culminante a 6 ton. Sbraccio egualmente importante, a 14,4 metri. 14,4 le tonnellate di peso complessivo del modello, per una larghezza di 2,55 m e una lunghezza totale a 6,52 m.

Le caratteristiche di design dei due modelli apportano alle macchine l’innovazione di un braccio a riposo molto basso, per un baricentro ancora più basso rispetto alle serie anche recenti. La cabina “de luxe” è la stessa prevista per i telescopici rotativi, con un display di controllo da 7″ touch screen, sistema di pressurizzazione e filtraggio, aria condizionata e un sedile “super de luxe” dalle caratteristiche ergonomiche di comfort decisamente superiori. Propulsione affidata a un motore Deutz Stage V – 4F o Stage 3 disponibili per i mercati con standard ancora flessibile sulle emissioni. Il sistema idraulico utilizza una pompa ad alta pressione che da 350 bar con rilevamento e controllo automatico della portata e del flusso d’olio, a garanzia di una massima efficienza costante e di una funzionalità versatile sempre adattabile alle circostanze operative. Traslazione di marcia laterale, livellamento automatico del telaio fino a 8° e riconoscimento automatico dell’attrezzatura installata sono tutte dotazioni di serie, con l’optional da menzionare del verricello per carichi sospesi.

Altri modelli in arrivo della nuova gamma (che si rinnoverà in 7 modelli, per un totale di 11 versioni) comprendono due campioni heavy duty (con quote di sollevamento inferiori a quelle già citate) con opzione di equipaggiamento mining pack. Si tratta del TH 6.10 (6 ton per 10 m) e del TH 5.8 (5 ton per 8 m).

Una nota che riguarda la capacità produttiva attuale e futura di Magni. Lo stabilimento odierno sarà in grado di fornire fino a 1.500 unità all’anno di questi nuovi modelli, nello stabilimento attuale, ai quali vanno aggiunti i 3.000 modelli della gamma rotativa la cui produzione si sposterà nel nuovo stabilimento in costruzione di 35.000 metri quadrati.

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