L’americana Stafford Crane Group di Phoenix è impegnata attualmente nella progettazione e nello sviluppo di un’inedita gru ship-to-shore (STS), progettata dal proprio studio di ingegneria con sede in Italia, a Milano. Dopo un’attenta ricerca in questo specifico settore dell’industria portuale, il presidente di SCG e il contitolare della società – nelle figure rispettive di Patrick e Derek Stafford – hanno autorizzato il nuovo progetto, sotto la spinta dell’organismo BABA (Build America Buy American), facente capo all’attuale amministrazione della Casa Bianca e intenzionata a ridurre l’importazione di prodotti tecnologici ad alto valore che sta mettendo in crisi l’economia statunitense – e tra questi, proprio le gru STS provenienti dall’estero, come alternativa concorrenziale alle macchine omologhe di produzione americana.
Stafford Crane Group sfrutterà, al riguardo, la propria esperienza storica nella produzione di gru a torre per la gamma Stafford Tower Cranes, applicandola opportunamente alla nuova linea portuale STS – aggiungendovi, tra l’altro, il know-how maturato nella costruzione di gru a portale per impieghi gravosi (in particolare nel progetto NASSCO). Alla realizzazione del progetto STS potrebbe essere dedicata, nel prossimo futuro, anche una società controllata direttamente da SCG.
Le funzionalità automatiche, insieme a prerogative di ecosostenibilità energetica e funzionale, costituiranno il fulcro del progetto definitivo STS, nel confronto in corso con numerosi clienti finali (realtà di servizio portuale del settore), considerando anche caratteristiche di sicurezza e antispionaggio di alto profilo per la nuova gru. Dopo le preoccupazioni recentemente segnalate sulla sicurezza informatica per questa tipologia di macchine, nei porti degli Stati Uniti, sfruttando illegalmente sistemi di sollevamento e di monitoraggio operativo, SCG ha deciso di considerare l’allarme come una priorità per le tecnologie implementate sulla nuova gamma di gru STS, proteggendone tutti gli accessi ai sistemi digitali ed elettronici. SCG utilizzerà, di conseguenza, componenti americani di alta qualità per conformarsi alle direttive basate sulle linee guida BABA.
La famiglia Stafford ha dichiarato la propria ferma volontà di “offrire a questo settore del sollevamento industriale un vero prodotto a marchio americano per le gru STS/Panamax nello stesso mercato USA, concepite e prodotte al 100% nei propri impianti a sud-ovest del Paese. Confermiamo inoltre a tutti i clienti attuali nel settore delle gru a torre che si tratta di ‘business as usual’ e che non vi sarà alcuna interferenza che possa influenzare la produzione o la consegna puntuale delle nostre gru a torre“.