L’allarme arriva dal porto di Los Angeles ma si è già diffuso nei maggiori scali degli Stati Uniti. Le gantry crane, le gru adibite al carico e allo scarico dei container nei porti degli Stati Uniti – compresi quelli militari – fabbricate per l’80% in Cina da grandi multinazionali come il gruppo statale Zpmc – secondo le dichiarazioni (riportate dal Wall Street Journal) di alcuni funzionari della sicurezza nazionale e del Pentagono, avrebbero a bordo una tecnologia implementata per operazioni di spionaggio, con un software in grado di tracciare e registrare la provenienza e la destinazione dei container stessi.
La preoccupazione massima riguarda proprio il Pentagono, che teme per i dati sensibili relativi alle forniture di materiale bellico sia all’interno del Paese sia verso stati alleati e in supporto alle truppe statunitensi. “Una combinazione perfetta di attività commerciali legittime e illegale raccolta di informazioni sensibili”, secondo le dichiarazioni rese al quotidiano Usa dall’ex alto funzionario del controspionaggio americano, Bill Evanina, secondo il quale i sensori delle gru potrebbero essere utilizzati da remoto per interrompere o rallentare il flusso delle merci.