Mammoet e Scheurle hanno presentato alla fine di agosto i primi esemplari di una nuova soluzione ingegnerizzata per il trasporto superpesante progettata per migliorare l’efficienza e ridurre i consumi energetici. Il Mammoet TPA (Trailer Power Assist) viene prodotto da Scheuerle, parte del Gruppo TII, su specifiche di Mammoet.
L’unità base TPA è un rimorchio K25 a sei assi, di cui quattro propulsi, dotato di una Power Pack Unit con motore diesel MTU da 1000 cavalli che trasferisce potenza alle ruote attraverso una trasmissione idraulica innovativa. Il complesso singolo ha il doppio della capacità di tiro di un trattore convenzionale senza la necessità di zavorra, ossia circa 400 kNewtons. Il grip viene infatti assicurato dal peso del carico. I TPA sono modulari, per cui è possibile accoppiarli sia serialmente che parallelamente.
La massima velocità su strada di un complesso TPA è di 28 km/h, ossia 20 volte quella di una comparabile soluzione SPMT. Sopra la velocità massima, i TPA disconnettono i propri motori e si comportano come dei rimorchi tradizionali, lasciando il traino alla motrice. I motori possono essere ricollegati in ogni momento, per esempio per ridurre idrostaticamente la velocità (analogamente al freno motore nei veicoli a trasmissione meccanica), risparmiando i freni del convoglio, oppure per fornire maggiore precisione di sterzata e di controllo in sezioni particolarmente strette o tortuose del percorso.
L’utilizzo dei TPA riduce la lunghezza dei convogli, perché elimina la necessità di unità motrici multiple traenti e spingenti, taglia decisamente il loro peso, per lo stesso motivo e perché non è necessaria zavorra, e semplifica le operazioni migliorando la sicurezza. In una soluzione tradizionale, per esempio, i conducenti delle diverse motrici devono guidare in modo coordinato con grande precisione, il che richiede molto addestramento e concentrazione continua. Con la soluzione TPA è necessario un solo conducente.
I TPA possono operare in ogni condizione meteo tra -40 e +50 gradi centigradi, hanno un’architettura ridondante, con una pompa idraulica separata per ogni asse di propulsione, consentendo la continuazione delle operazioni anche in presenza di guasti ad uno di essi. Una volta consegnato il carico, un convoglio TPA, singolo o multiplo, può essere riportato alla base al traino ponendo gli assi in modalità di rotazione libera e collocando l’unità di propulsione sul piano di carico. Infine nonostante la soluzione TPA sia concepita per il trasporto su strada a medio-lunga distanza, essa dispone anche di una modalità di funzionamento “creeping” che consente di manovrare il convoglio da parte di un operatore dotato di comando remoto all’interno di spazi limitati, per esempio un cantiere, come gli SPMT.
Gli SPMT sono nati all’inizio degli anni ’80 del secolo scorso dalla collaborazione proprio tra Mammoet e Scheuerle, e hanno rivoluzionato il mondo del trasporto superpesante. Oggi gli SPMT sono uno standard, ed è lecito attendersi che anche i TPA lo diverranno presto.