venerdì, 3 Maggio 2024

UNA SQUADRA PIU’ NUMEROSA PER PPI

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Palfinger Platform Italy è una realtà produttiva che si è affacciata sul mercato delle macchine per il sollevamento relativamente da poco tempo. E’ infatti dei primi mesi del 2013 l’effettiva messa in produzione dei primi modelli, anche se l’accordo di joint venture tra la tedesca Palfinger e l’italiana Sky Aces di Paolo Balugani risale al febbraio dello stesso anno. Si può quindi ancora parlare di una start up, come vuole il gergo del business di oggi, che già nel primo (mezzo, effettivo) anno di attività ha registrato un fatturato di poco più di 2 milioni di euro.

La sede di PPI a Modena

PPI nasce quindi già con “la seconda” ingranata o, giusto per restare in tema, con “la presa di forza innestata”. Non è un caso che a oggi già vi lavorino complessivamente circa 30 persone (di cui 5 progettisti), un numero che, a detta dello stesso Paolo Balugani, che oggi ricopre il ruolo di amministratore delegato dell’azienda, è destinato a crescere. “L’optimum per una realtà come la nostra è di circa una sessantina di persone, obiettivo che vorremmo raggiungere nell’arco di due o tre anni, compatibilmente con l’andamento del mercato”.

Per adesso di sicuro possiamo dire che, visti i più che buoni riscontri ottenuti dalle macchine sul mercato (per il 2015 PPI prevede di tagliare il traguardo delle 400 macchine vendute e dei 14 milioni di euro di fatturato), la squadra che crescerà sarà sicuramente quella commerciale. In occasione del GIS, infatti, Paolo Balugani ha intenzione di presentare al mercato le nuove figure entrate in azienda e il conseguente riassetto della parte commerciale e di marketing.

Il team commerciale di PPI. Da sinistra: Eleonora Cecchetti, Luigi De Matteo, Laura Garagnani, Catia Polli e Simone Orlando.
Il team commerciale di PPI. Da sinistra: Eleonora Cecchetti, Luigi De Matteo, Laura Garagnani, Catia Polli e Simone Orlando.

IL TEAM

Partiamo da Luigi de Matteo, già in azienda e che continuerà a ricoprire l’incarico di ispettore per tutto il territorio italiano, coordinando agenti, concessionari e dealer per concretizzare capillarmente la presenza di PPI sul territorio. A lui si affiancherà, operativo proprio nei giorni del GIS, Simone Orlando con la funzione di area manager per la Lombardia. “L’idea è quella di creare una rete di dealer cui faranno capo le officine autorizzate, coordinati dagli area manager e da Luigi de Matteo” ci spiega ancora Balugani. “Iniziamo introducendo l’area manager per la Lombardia, in quanto si tratta di una delle aree più attive in questo momento e in generale”.

Ma il mercato italiano non sembra proprio andare così male, no? “Il mercato italiano è in crescita” conferma Balugani. “I numeri delle vendite ci stanno dando ragione della nostra scelta di ampliare l’organico commerciale con delle figure dedicate nello specifico, come Simone Orlando o, altra new entry da settembre di quest’anno, Catia Polli. Anche lei, come Simone, vanta un’esperienza più che decennale nel settore e insieme a Luigi supporteranno i dealer nazionali”.

A chiudere il cerchio del team commerciale di PPI non può mancare Laura Garagnani, già presente nel team dal 2013, che andrà a ricoprire nello specifico la posizione di International Sales Coordinator, divenendo la persona di riferimento per tutti i principali dealer europei e internazionali. Eleonora Cecchetti, infine, ricopre il ruolo di National e International Back Office a sostegno sia di Catia Polli che di Laura Garagnani.

IL MERCATO
“Il mercato nazionale sta riprendendo un po’ in tutti i settori dove una piattaforma può trovare applicazione. In edilizia magari i numeri sono un po’ più lenti, ma l’attività c’è. Segno di questa affermazione l’interesse e i successivi acquisti che diverse realtà del noleggio hanno effettuato” specifica Balugani. In effetti non sono realtà da poco quelle che hanno scelto le macchine PPI per la propria flotta: a partire da MinoEge (di cui vi abbiamo raccontato la storia qualche giorno fa) per passare a Locatop, Nacanco, Tirrena Noleggi, ma anche Novital, Tecnorent ed Edilizia CD. Macchine che vanno spesso a lavorare nei cantieri edili a noleggio, perché l’attività c’è ma non è ancora abbastanza “sostanziosa” da rassicurare le imprese che tentennano sull’acquisto diretto, preferendo far fronte al lavoro con il noleggio. “Da questo punto di vista in Italia stiamo ancora risentendo della stretta creditizia” spiega Balugani. “A differenza che in Europa, qui in Italia le banche non hanno dimostrato fiducia nella ripresa economica. In Europa, invece, le cose vanno meglio: Gran Bretagna e Spagna sono in netto miglioramento, mentre in piena espansione sono i mercati del Nord America, la Cina e i mercati orientali”.

VINCERE FACILE?
Non potevamo trattenerci dal parafrasare una famosa pubblicità: “Ma a PPI piace vincere facile?”. “Beh, non posso nascondere che il fatto di essere sul mercato da soli due anni giochi un po’ a nostro favore” afferma Balugani. “L’Europa poi è un mercato estremamente ricettivo nei confronti delle PLE, quindi una crescita aziendale può quasi definirsi fisiologica in fase di start up. E’ però altrettanto vero che, se una parte della crescita è dovuta alla nostra natura di start up, un’altra, non irrisoria, è legata ai vantaggi dei nostri prodotti. Quindi no, forse non è proprio così vero che stiamo ‘vincendo facile’”.

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I CAVALLI DI BATTAGLIA
Sicuramente in Italia la macchina più venduta è la P200, la piattaforma da 20 m (disponibile nelle versioni classica ad A o con stabilizzazione verticale) che è entrata quasi in punta di piedi nel mercato, affermandosi però come decisamente diversa dalle classiche proposte. Si tratta infatti di un modello che spicca per compattezza, facilità d’uso e soprattutto per l’attento studio ergonometrico che i progettisti hanno effettuato su tutte le sue componenti. Non a caso è la best seller fra i noleggiatori. All’estero si affiancano alle articolate le piattaforme telescopiche, tra cui spicca il modello P170T.

NON SOLO OEM
Benchè PPI nasca da una joint venture finalizzata innanzitutto a progettare modelli di piattaforme autocarrate di segmento medio-basso come altezza di lavoro che andassero a completare la gamma Palfinger, questo non significa che l’attività dell’azienda modenese sia solo di produzione e commercializzazione di quanto esce dalle sue linee produttive. In quanto parte del Gruppo Palfinger, infatti, PPI è anche dealer per l’Italia di Palfinger Platforms, importando e distribuendo tutta la gamma delle macchine tedesche che arrivano fino a un’altezza operativa di 100 m. Si tratta di una delle offerte più ampie e articolate oggi disponibili in Italia.

E IL FUTURO?
“Crescere ancora” afferma Balugani. “Non solo con la distribuzione dell’attuale gamma di macchine. Al Bauma infatti lanceremo diverse e importanti novità che però anticiperemo alla nostra rete commerciale con un evento dedicato prima della manifestazione tedesca. Al Bauma comunque il Gruppo Palfinger parteciperà con uno stand ‘corporate’ che esibirà tutti i prodotti del gruppo, mentre un secondo stand sarà dedicato interamente a Palfinger Platforms, dove saremo anche noi di PPI”.

Non siamo riusciti a strappare alcuna conferma a Paolo Balugani in merito a quali saranno le novità monacensi, ma da un’analisi dell’attuale gamma è abbastanza logico desumere quale sarà la prossima new entry. Il vero dilemma è: vista l’innovazione portata dalle PLE autocarrate, cosa dobbiamo aspettarci dalle nuove piattaforme PPI? Sarà dura aspettare fino ad aprile 2016.

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