La JCB ha svelato in anteprima il suo innovativo motore a combustione di idrogeno durante la fiera Agritechnica di Hannover. Questa nuova soluzione, priva di emissioni di carbonio, rappresenta il risultato del lavoro di un team composto da 150 ingegneri, che ha già prodotto oltre 75 prototipi presso lo stabilimento JCB nel Regno Unito. Il frutto maturo dell’investimento da ben 100 milioni di sterline è stato dunque messo sul piatto del mercato europeo.
I prototipi dei motori a idrogeno JCB sono già in funzione su modelli di movimentatori telescopici e di terne. La società ha inoltre dimostrato l’efficacia di questa tecnologia installando motori a idrogeno su un camion Mercedes da 7,5 tonnellate e su un furgone Mercedes Sprinter, in brevissimo tempo attraverso un’operazione di retrofitting. JCB ha presentato un sistema di rifornimento mobile appositamente progettato per alimentare le macchine, con un serbatoio capace di riempire 16 terne a idrogeno e trasportabile agevolmente su un trattore JCB Fastrac modificato o su un rimorchio.
L’impegno di JCB verso la riduzione delle emissioni ha una storia di oltre 25 anni, evidenziato dai motori diesel conformi alle normative europee Stage V, che hanno già ridotto le emissioni di ossidi di azoto derivanti da combustione del 97% dal 1999 e il particolato del 98%. Le attuali macchine JCB consumano in media il 50% in meno di carburante rispetto a dieci anni fa, consentendo di risparmiare 16 miliardi di litri di carburante, pari a 53 milioni di tonnellate di CO2.
Oltre agli sforzi per motori a idrogeno, JCB ha investito nella tecnologia elettrica, sviluppando macchine a zero emissioni di carbonio nella sua gamma compatta. Questa gamma include la nuova pala gommata compatta 403E, il sollevatore telescopico Loadall 525-60E e il mini escavatore 19C-1E, primo al mondo nella sua categoria.
La ricerca di JCB su carburanti a zero emissioni si è estesa a diverse opzioni come HVO, biogas, carburanti elettronici, ammoniaca e idrogeno. I motori JCB sono stati approvati per l’uso con HVO sin dalla legislazione sui motori Stage IIIB/Tier 4i.
Lord Bamford, presidente di JCB, ha definito l’idrogeno come combustibile logico e pulito prodotto da fonti rinnovabili. Ha sottolineato che l’idrogeno potrebbe rappresentare una soluzione pratica per le macchine di grandi dimensioni, permettendo rifornimenti rapidi e garantendo la mobilità del carburante.
JCB ha esplorato anche le celle a combustibile, presentando nel 2020 il primo escavatore da 20 tonnellate alimentato a idrogeno nel settore edile. Tuttavia, l’azienda ha concluso che le fuel-cell, pur promettenti, sono attualmente troppo costose e complesse per l’uso in attrezzature edili e agricole.
Il motore a combustione di idrogeno di JCB, invece, sfrutta le caratteristiche uniche dell’idrogeno per offrire prestazioni simili ai motori diesel, ma con zero emissioni di carbonio. Questa tecnologia, basata su componenti dei motori diesel ben collaudati nel settore, rappresenta una soluzione economica, affidabile e adatta non solo al settore edile e agricolo, ma a livello globale.