domenica, 22 Giugno 2025

BG Lift deposita tre brevetti top per nuove gru compatte

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Dalle gru compatte cingolate all’allestimento su autocarro, BG Lift sta vivendo una stagione creativa straordinaria che ha portato il costruttore di Cavaion Veronese a depositare tre nuovi brevetti in grado di rivoluzionare il sollevamento in spazi ristretti e complessi, migliorando la sicurezza e l’efficienza. Queste soluzioni all’avanguardia
pongono l’azienda in prima linea nell’innovazione del settore e rispondono direttamente alle esigenze pratiche degli operatori.

Le novità esclusive riguardano innanzitutto la nuova gru idraulica T4000, progettata per l’installazione su autocarri a quattro assi. Un modulo in grado di garantire prestazioni comparabili a quelle delle autogrù convenzionali, offrendo al contempo una maggiore efficienza operativa, flessibilità di impiego e precisione nei movimenti. La gru è equipaggiata con un circuito idraulico evoluto che prevede fino a tre pompe load sensing: una azionata dal motore endotermico del veicolo e due elettriche. Questa configurazione permette di operare anche in ambienti chiusi, come strutture industriali, senza la necessità di avviare il motore del camion, riducendo in modo significativo sia i consumi energetici che le emissioni. Il distributore idraulico, di speciale composizione, consente una gestione dinamica del flusso del fluido e una risposta immediata ai comandi. La portata viene regolata in funzione delle esigenze specifiche del movimento, assicurando manovre precise e un elevato livello di controllo, anche in contesti operativi complessi. La separazione tra il sistema di comando della gru e quello degli stabilizzatori elimina il rischio di interferenze tra le due funzioni, prevenendo operazioni simultanee che potrebbero compromettere la stabilità del mezzo e migliorando così la sicurezza complessiva durante l’utilizzo.

Secondo highlight sulla nuova gru cingolata M100 che adotta un sistema idraulico avanzato a vantaggio di una maggior precisione dei movimenti del braccio e della traslazione su cingoli, adattandosi con efficienza alle diverse condizioni operative di cantiere. La macchina è dotata di due motori, uno termico e uno elettrico, ciascuno abbinato a due pompe idrauliche, configurazione che consente una gestione flessibile della potenza in funzione delle esigenze specifiche. Il circuito idraulico è articolato in due distributori indipendenti: uno dedicato al controllo dei cingoli e del verricello, l’altro alle funzioni del braccio, tra cui sollevamento, estensione e rotazione. Un elemento tecnico rilevante è la presenza di un’elettrovalvola intelligente che, in assenza di comandi attivi sul braccio, devia automaticamente la portata verso i motori dei cingoli. In questo modo è possibile sfruttare la piena capacità delle quattro pompe, incrementando la velocità di spostamento e migliorando l’efficienza complessiva delle operazioni.

Terzo focus sulla versione M100 E, equipaggiata con batterie al litio, progettata per superare alcune delle principali criticità operative delle macchine tradizionali, in particolare in fase di operatività laterale. Il sistema combina un’architettura idraulica avanzata con un controllo elettronico di ultima generazione, permettendo un angolo operativo fino a 180° e garantendo manovrabilità anche in contesti di lavoro con spazi limitati. Il progetto prevede un sistema di controllo attivo della stabilità, basato su una rete di sensori integrati: sensori di pressione per monitorare il carico sui cilindri, un sensore di rotazione per rilevare l’angolo del braccio rispetto ai cingoli e, nei modelli predisposti, un sensore per la misurazione della distanza tra i cingoli. I dati vengono elaborati in tempo reale da un software dedicato, che regola in modo dinamico le operazioni di sollevamento e spostamento sulla base delle condizioni di stabilità rilevate. Con i cingoli completamente estesi e il braccio entro un angolo di circa 25°, la macchina consente lo spostamento del carico in modalità pick and carry, garantendo condizioni operative sicure. Quando il braccio supera questo angolo, resta comunque possibile effettuare sollevamenti e abbassamenti statici fino a 90° in entrambe le direzioni, con limiti di carico gestiti automaticamente dal sistema in funzione delle condizioni operative. La gru è alimentata da un motore elettrico che aziona una pompa idraulica a portata fissa, una soluzione che riduce rumore, consumi ed emissioni, ottimizzando i costi di esercizio. L’intero sistema è stato sviluppato per rispondere alle esigenze di affidabilità, sicurezza e flessibilità richieste nei cantieri più esigenti.

“Siamo estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti con questi brevetti, che riflettono il nostro costante impegno nell’innovazione nel settore del sollevamento – dichiara Roberto Marinoni, ingegnere e responsabile prototipi di BG LIFT – La nostra priorità è rispondere alle esigenze concrete dei clienti, offrendo soluzioni non solo ad altissima efficienza, ma anche in grado di garantire la massima sicurezza in qualsiasi contesto operativo. Riteniamo che sia nostro compito monitorare le innovazioni emergenti in tutti i settori industriali, integrarle in modo strategico e applicarle sulle nostre gru, contribuendo così al continuo miglioramento delle performance nel sollevamento”.

Fabio Di Minico, ingegnere e responsabile ufficio tecnico, conferma che “i risultati ottenuti riflettono lo sforzo continuo di tutta l’azienda nel cercare soluzioni innovative a servizio del cliente. Per il comparto tecnico il focus principale è l’equilibrio tra innovazione ed affidabilità, tra soluzioni tecnologiche di ultima generazione e semplicità di utilizzo, tra performance e soluzioni efficaci sul campo”.

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