Rilancio dei “traffici intercontinentali containeristici” per confermare il ritorno sulle “mappe internazionali dello shipping e dei traffici commerciali containerizzati come hub strategico del Mediterraneo”. Le ambizione del porto di Taranto scaturiscono dalle parole di Raffaella Del Prete, general manager di San Cataldo Container Terminal – parte del gruppo turco Yilport, titolare della concessione per l’utilizzo del molo container. “Nel 2019 si è concluso l’iter di concessione ma formalmente a fine febbraio del 2020 ci sono state consegnate le aree del terminal – ricorda la dirigente – E proprio nel 2020 si è concretizzata la ripartenza del terminal container del molo polisettoriale, prima a luglio con la linea Turmed e successivamente, a dicembre, con una seconda linea Adrinaf, operate entrambe dalla Cma-Cgm“. Quest’ultima è la compagnia francese di cui Yilport è azionista mentre le due linee feeder (rispettivamente con scalo bisettimanale e settimanale) coprono sia l’area del Mediterraneo che il Nord Adriatico, comprese Slovenia e Croazia.
Il porto di Taranto sta vivendo un momento di grande vivacità e anche grazie a Yilport oggi si pone in una posizione di rilievo per le rotte intercontinentali dei traffici commerciali. “Nonostante gli impatti negativi del Covid, i lavori di revamping delle gru e di riqualificazione sono cominciati non appena Yilport ha preso consegna delle aree – continua Del Prete – Le operazioni stanno proseguendo e nei primi tre mesi di quest’anno avremo disponibilità importanti per l’operatività del terminal: due gru di banchina e quattro gru da piazzale saranno operative entro febbraio”.