Alla ribalta oggi su www.sollevare.it due dei tre modelli di piattaforme aeree telescopiche allestibili su patente B del Costruttore piemontese Multitel Pagliero. Stiamo parlando rispettivamente della piattaforma HX 195 e HX 200 EX. Molte le caratteristiche in comune fra questi due modelli che però si distinguono fra loro per alcuni dettagli fondamentali, che ne decretano l’uso in applicazioni anche molto diverse tra loro.
A prima vista le prestazioni dei due mezzi sono abbastanza paragonabili: 19,95 m di altezza operativa per la HX 195, solo 5 cm in meno sulla HX 200 EX. Analoga considerazione si può fare per lo sbraccio laterale massimo, dove la HX 200 EX con i suoi 9,6 m supera di 15 cm lo sbraccio della sorella di gamma.
Ma le vere differenze si vedono su altri fronti: a partire dalla rotazione della torretta, di 360° sulla HX 195, ma di 380° sulla HX 200 EX. Già questa variazione è significativa di come le due piattaforme siano chiamate a lavorare in ambiti molto diversi tra loro: la HX 195 è una piattaforma pensata per operare in ambienti dove le limitazioni di spazio sono particolarmente stringenti e dove, più che lo sbraccio, serve un’altezza raggiungibile in pochi secondi grazie anche a un sistema di stabilizzazione a estensione obliqua, quindi molto compatto.
La HX 200 EX invece, più che puntare in altezza va scelta se servono sbracci importanti in orizzontale, e dove contemporaneamente serve quel quidin più di portata in cesta (25 kg di differenza tra i due modelli sembrano pochi, ma fanno molta differenza in termini di attrezzature che possono essere caricate nella navicella!). Importante il sistema di stabilizzazione a questo punto, e infatti i tecnici Multitel Pagliero hanno equipaggiato la HX 200 EX con un sistema di stabilizzatori a estensione laterale idraulica, da cui deriva la sigla EX nel nome.
Date queste caratteristiche, la HX 200 EX si presenta come una piattaforma adatta ad affrontare sollevamenti più impegnativi, dove il limite maggiore non è tanto lo spazio a disposizione dove piazzare la macchina quanto la distanza in orizzontale che va coperta e la necessità di portare al seguito svariata attrezzatura necessaria all’intervento.
Chiudiamo questo excursus ricordando che entrambi i modelli HX presentati sono equipaggiati con comandi idraulici proporzionali con regolazione della velocità di tutti i movimenti sia dal cestello che da terra. Il movimento di sfilo dei vari elementi del braccio è di tipo oleodinamico, mentre il cestello offre un parallelismo di tipo idrostatico.