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Solo chi non lavora, non sbaglia. Detto popolare che ha la sua verità. Peccato che chi sbaglia nell’usare una piattaforma aerea spesso ci rimetta la vita (o comunque si faccia molto male). Ma se sbagliare è umano, è altrettanto umana la capacità di progettare dispositivi che aiutino gli operatori a vedere quello che a loro potrebbe sfuggire.
Leggi, buon senso e responsabilità morale
Le attuali normative in vigore in materia di sicurezza nei lavori in quota non contemplano svariate situazioni che invece, ahinoi, si realizzano molto più spesso di quanto non si creda. Per esempio analizzando le cause alla base di un campione significativo di incidenti occorsi, Palazzani Industrie ha rilevato che un’alta percentuale di questi è dovuta allo schiacciamento degli operatori contro un soffitto o un ostacolo generico posto in quota: rischi che la legge non prevede nello specifico. Ma dove non arriva l’obbligo di legge può arrivare il buon senso o, nel caso di Palazzani, un senso di responsabilità morale verso i propri clienti. Non a caso la sicurezza delle piattaforme aeree è al centro della politica aziendale di Palazzani il cui personale tecnico è costantemente alla ricerca di un miglioramento continuo dei sistemi di sicurezza già implementati e di nuove possibilità.
I risultati Per ridurre il tipo di rischio di cui abbiamo accennato sopra Palazzani Industrie ha studiato un sistema laser di protezione degli operatori. Il funzionamento è semplice, quanto geniale. Ai quattro angoli del cestello sono installati altrettanti sensori laser che impediscono l’avvicinamento del cestello a un ostacolo posto a una distanza di 3 m. In questo modo gli operatori che si trovano all’interno di quest’area sono protetti dal rischio di schiacciamento. I sensori generano prima un segnale acustico di avviso della presenza di un ostacolo dopo di che, a una distanza minima di sicurezza, ne impediscono un ulteriore avvicinamento.
Oltre alla protezione delle persone Palazzani ha studiato anche un sistema di protezione degli oggetti e della stessa piattaforma in caso di urto. I cestelli delle piattaforme Palazzani possono infatti essere equipaggiati con sensori a ultrasuoni che impediscono l’urto della navicella con ostacoli che si trovano nelle vicinanze; gli ultrasuoni sono efficaci in qualunque situazione, ma in modo particolare se si lavora in prossimità di finestre e/o vetrate che, se urtate, potrebbero provocare danni fisici agli operatori oltre che il mero danno materiale. Anche in questo caso, quando la navicella arriva in prossimità di una vetrata, parete o ostacolo generico, l’operatore è allertato da un segnale acustico e, se la distanza si riduce ulteriormente, vengono bloccate le manovre di avvicinamento all’ostacolo.
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